Seine Schaffenskraft war enorm, das Werk immens: Augusto Giacometti, dem in Zürich sesshaft gewordenen Bergeller, widmet das Aargauer Kunsthaus zusammen mit dem Schweizerischen Institut für Kunstwissenschaften SIK-ISEA eine Schau. Ein Fest der Farben zwischen Auftragsarbeiten und freier Kunst.
Augusto Giacometti, Selbstbildnis, 1941, Sammlung Bündner Kunstmuseum Chur, Ausstellungsansicht Aargauer Kunsthaus, Aarau. Foto: René Rötheli
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